La Superluna
Ve lo confesso senza indugio: ero convinto che la storia della superluna fosse tutta una montatura mediatica, una forzatura per creare interesse e stupire con immagini dal grande effetto seduttivo.
Mi sbagliavo, ne ho le prove.
Sono salito sul colle di Dante nel giorno annunciato della Superluna, ho scattato diverse fotografie ad una luna che ai miei occhi appariva appena più grande del normale ma, una volta a casa, sullo schermo si è materializzata l'evidente realtà.
Ora mi sono convinto che si perda molto tempo prezioso nel soffermarsi su valutazioni soggettive che scaturiscono da un approccio di tipo sensoriale oramai in disuso: oggi abbiamo gli strumenti necessari per cogliere la realtà senza vedere, sentire o deglutire. Inutile quindi affannarsi in ricerche di tipo individualistico che portano con sé soltanto frustrazioni e delusioni, predisponendoci a divenire un contenitore inefficace e improduttivo; meglio affinare la percezione virtuale collettiva dialogando attraverso proiezioni massmediatiche in tempo reale.
Non avrò mai più bisogno di scattare fotografie ad una prossima superluna piccola e banale.
Seduto sulla panchina del colle di Dante, la vedrò sorgere immensa e luminosa e già questo sarà la prova del mio essere solidale con il mondo intero.